Archivi del giorno: aprile 9, 2012

Editoriale – Fulmine Lucente

Circa un centinaio: ecco il numero medio di visite settimanali che otteniamo fino ad ora. Forse non è molto, ma ci guardiamo bene dal lamentarci e anzi già ci proponiamo di fare sempre meglio. Naturalmente le varie categorie e tematiche sono in fase di rodaggio, gli autori sono ancora giovani e il lettore ha tutta una vita da dover mandare avanti senza che una piccola quisquilia come quella cosa chiamata Cultura lo metta sotto pressione giorno dopo giorno. Nessun sarcasmo…solo realismo. Forza allora, seguiteci numerosi, fate girare la voce e dimostrate con orgoglio che mi sto sbagliando.

Intanto non possiamo proprio fare a meno dell’angolo auguri, ormai consolidato. Perciò, con ordine, buon compleanno a: l’attrice irlandese Saoirse Ronan (18), l’attrice statunitense Kristen Stewart (22), l’attore/regista italiano Silvio Muccino (30), l’attore statunitense Michael Pitt (31), l’attrice statunitense Jennifer Morrison (33), l’attrice statunitense Sarah Michelle Gellar (35), l’attore statunitense Adrien Brody (39), il compositore italiano Giovanni Allevi (43), l’attrice italiana Nancy Brilli (48), l’attore/regista, pittore e musicista Vincent Gallo (50), l’attore scozzese Robert Carlyle (51), l’attore cubano-statunitense Andy Garcia (56), l’attore statunitense Dennis Quaid (58), l’attore statunitense Ron Perlman (61), il regista tedesco Uli Edel (65), il regista/sceneggiatore statunitense John Milius (68), l’attore francese Jean-Paul Belmondo (79), l’attore egiziano Omar Sharif (80).

Colgo poi l’occasione per fare un appunto sul lottatore, attore/regista/produttore statunitense Steven Seagal (60 anni domani). Nasce nello Stato del Michigan da padre di origine ebraica con sangue indiano e madre calabrese. Trasferitosi molto giovane in Giappone, ivi ottenne la cintura nera nell’arte marziale chiamata Aikido e fondò un dojo legato alla stessa disciplina. Negli anni ottanta tornò in patria e si affermò come stuntman e bodyguard di personaggi famosi, ma sempre alla ricerca di una possibilità di carriera cinematografica. Venne notato dalla Warner Bros. e nel 1988 il primo film, “Nico”, fu un grande successo di pubblico. Fin qui tutto bene, direte voi. Certo ma le noti dolenti (a mio umile avviso) si colgono nella sconfortante ripetitività del suo percorso artistico, o presunto tale. Infatti a tutt’oggi vediamo questa ingombrante figura aggirarsi per i meandri della televisione americana come in un labirinto di specchi beffardi. Un’infinita collezione di personaggi inespressivi, di copioni fatti con lo stampino, di soldi spesi male e tempo speso peggio. Quasi un insulto all’intelligenza di un pubblico già fin troppo bombardato di mediatica insubordinazione. <<Al suo confronto, in termini di recitazione, Chuck Norris sembra Laurence Olivier>>, avrebbe scritto lo storico e critico Morando Morandini, caricando decisamente il concetto ma rendendo comunque in maniera eccelsa il succo del discorso. Al di là di qualsiasi considerazione personale, i film da lui prodotti (spesso, ahinoi, scritti e diretti) e interpretati appaiono oggettivamente mediocri, fastidiosamente autoreferenziali e moralmente inconcepibili. Riguardo la recente partecipazione a “Machete”(2010) di Robert Rodriguez dovrei forse dargli atto di una notevole autoironia, che però non stempera per nulla quella sua insopportabile mania di protagonismo ormai diventata proverbiale. Negli ultimi tempi si è persino dedicato alla musica, dopo aver fondato una casa discografica che porta il  suo nome, e alla legge (si fa per dire) concedendosi alle camere di un reality show appositamente creato per seguirlo nella sua attività di vice sceriffo di una contea della Louisiana. Per non parlare della bibita energetica da lui stesso distribuita col nome “Steven Seagal’s Lightning Bolt”. Lasciamo perdere. Infine animalista, spiritualista (un altro finto buddista!?) e attivista nella campagna in difesa dei diritti dei Nativi Americani, sembra non trovare ciò che davvero gli manca: un lavoro normale. Sempre al 2010 risale la querela per molestie sessuali e favoreggiamento alla prostituzione. Ha detto: <<Spero di essere ricordato un giorno come un grande scrittore e attore piuttosto che come un sex symbol.>>. Credo abbia fallito su tutti i fronti. E spero per lui che l’aikido dia soddisfazione, perché altrimenti ci toccherebbe anche compatirlo.

Alessandro Amato