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Da 50 anni Bond…James Bond!

Infatti, da mezzo secolo esatto il più celebre agente al servizio segreto di sua maestà ci fa ogni volta divertire ed emozionare al cinema con le sue fantastiche avventure.
Nato dalla penna dello scrittore britannico Ian Fleming (che, come dice la leggenda, iniziò a scrivere romanzi per scampare alla noia della vita coniugale) l’agente con licenza di uccidere 007, che ruba il nome ad un celebre ornitologo dell’epoca, fece la sua prima comparsa nel romanzo “Casino Royale” del 1953. Da allora, dato il successo di quella prima storia, Fleming scrisse e pubblicò un romanzo o una raccolta di racconti sul suo personaggio ogni anno, fino alla propria morte, avvenuta nel 1964 (anche se l’ultima raccolta, “Octopussy”, venne pubblicata postuma nel 1966). Dopo che i produttori Harry Saltzman e Albert R. Broccoli (fondatori della EON Productions) acquistarono nel ’61 i diritti di quasi tutti i romanzi di Fleming (con l’eccezione di “Casino Royale”, i cui diritti sarebbero stati acquistati solo nel ’96), nel 1962 uscì il primo film tratto dai romanzi, “Dr No” (tradotto in italiano come “Licenza di Uccidere”).

Nei panni dell’agente segreto c’era un semi-esordiente attore scozzese, che da quel momento sarebbe stato identificato come lo 007 per antonomasia, ovvero Sean Connery. Tuttavia, dopo 5 film, Connery (in seguito a litigi di natura economica con i produttori e timoroso di rimanere per sempre incatenato al personaggio) lasciò la saga, venendo sostituito dal modello Goerge Lazenby; il quale però abbandonò il ruolo dopo solo un film, “Al servizio segreto di sua maestà”, in quanto la sua interpretazione non incontrò il favore del pubblico. Connery quindi si vide costretto a ritornare per il successivo “Una Cascata di Diamanti”, in seguito al quale abbandonò definitivamente la serie (anche se nel 1983 avrebbe interpretato per l’ultima volta Bond nell’apocrifo “Mai dire mai”).

A raccogliere la sua eredità venne chiamato un celebre attore britannico, Roger Moore, che con ben 7 pellicole all’attivo (interpretò ininterrottamente il personaggio dal ’73 all’ ’85) è ricordato come il Bond cinematografico più longevo e senza ombra di dubbio più divertente, in quanto tutti i suoi film sono caratterizzati da uno spiccato humor tipicamente inglese.

Dopo Moore, fu la volta di Timothy Dalton, che interpretò Bond dall’ 87 all’ 89. Questi, da bravo attore shakespeariano, per prepararsi al ruolo lesse approfonditamente tutti i romanzi, cosa che rese il suo 007 molto più umano, realistico, fragile e capace di commettere errori, riavvicinandolo molto all’originale idea fleminghiana del personaggio.
Purtroppo, causa i molti problemi della produzione e lo scarso successo di pubblico dei due film con lui protagonista, Dalton fu costretto presto ad abbandonare il ruolo.

Infine, con il fortunatissimo “GoldenEye” del 1995 (chiamato così in omaggio alla villa in Giamaica dove Fleming scrisse i suoi romanzi) ebbe inizio il periodo di Pierce Brosnan, attualmente uno degli interpreti più apprezzati della serie.

L’attuale Bond del cinema è Daniel Craig, che nei film finora da lui interpretati (“Casino Royale”, “Quantum of Solace” e l’imminente “Skyfall”) ha saputo far riavvicinare ancora una volta il personaggio all’idea originale del suo autore, ovvero quel giusto insieme di durezza, fragilità, emozione e ironia.

In conclusione ricordiamo alcuni degli elementi tipici dell’universo di Bond: le auto (la mitica Aston Martin ne è un perfetto esempio), le sensuali e a volte letali Bond-Girls, il buon Q e le sue invenzioni sempre azzeccate alla situazione, le leggendarie Title Tracks che ogni volta ci introducono ad una nuova avventura. Insomma, tutto fa pensare che il nostro eroe possa farci sognare almeno per altri 50 anni, ma intanto, per festeggiare questo primo mezzo secolo, l’appuntamento è al cinema per il 31 ottobre, data di uscita del 23esimo film della saga, il già citato “Skyfall”.

Giacomo Buzzoni